Acquisti Immobiliari e le Agevolazioni Prima Casa
ll Primo Rapporto sui dati statistici Notarili, rilevazione effettuata per la prima volta in modalità informatica sulle attività notarili, ci mostra che in Italia il 46% delle transazioni assoggettate a registrtazione fiscale nel 2016 riguardano atti immobiliari e finanziamenti mutui.
Un 50% di compravendite riguardano le prime case che vengono acquistati da soggetti tra i 18 e i 35 anni.
Il maggior numero di compravendite si registra al nord, in modo particolare in Lombardia, che ha fatto registrare il 19.9% del totale.
In tema di acquisto “prima casa” è utile ricordare che la possibilità di utilizzare di nuovo l’agevolazione prima casa non può essere riconosciuta nel caso in cui il contribuente, che ha già fruito delle agevolazioni prima casa in sede di acquisto a titolo oneroso, proceda all’acquisto di un nuovo immobile a titolo gratuito.
A meno che non ricorrano i presupposti per l’applicabilità della previsione del comma 4-bis della Nota II-bis), all’articolo 1 della Tariffa, parte prima, allegata al TUR. In sintesi il contribuente può usufruire delle agevolazioni prima casa in relazione all’acquisto di un nuovo immobile anche se risulta già in possesso di un’altra abitazione acquistata con le agevolazioni, a condizione che si impegni ad alienare l’immobile pre-posseduto entro un anno dal nuovo acquisto agevolato.
Le agevolazioni per l’acquisto della ‘prima casa’ sono le seguenti:
– applicazione dell’imposta di registro nella misura del 2%
– applicazione delle imposte ipotecaria e catastale nella misura fissa di 50 euro ciascuna
se la vendita è soggetta ad Iva, sono dovute l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di 200 euro, oltre all’Iva ridotta al 4%
Tali agevolazioni spettano all’acquirente che alternativamente risieda nel Comune in cui è sito l’immobile, si impegni a trasferirvi la residenza entro i successivi 18 mesi dall’acquisto, svolga la propria attività nel predetto comune.
Le agevolazioni “prima casa” non sono ammesse, per l’acquisto di immobili appartenenti alle categorie catastali A/1 (abitazioni di tipo signorile), A/8 (abitazioni in ville) e A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
Tornando ai dati sul rapporto, l’analisi condotta su 3.69 milioni di atti notarili evidenzia che su un totale di 808.067 compravendite di bene immobili analizzati i fabrricati rappresentano il 78% del totale: di questi solo circa il 3% dei fabbricati sono stati trasferiti in nuda proprietà e la concessione del diritto di usufrutto ha riguardato l’1,4%.
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