… segue: NORMATIVE RECENTI (ASD, SSD)
a) Ai sensi del primo comma dell’articolo 9 del d.p.r. 296/2005 (“Regolamento concernente i criteri e le modalita’ di concessione in uso e in locazione dei beni immobili appartenenti allo Stato”): “possono essere oggetto di concessione ovvero di locazione, rispettivamente a titolo gratuito ovvero a canone agevolato e a fronte dell’assunzione dei relativi oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria, per finalita’ di interesse pubblico o di particolare rilevanza sociale, taluni immobili demaniali e patrimoniali dello Stato, gestiti dall’Agenzia del demanio e destinati ad uso diverso da quello abitativo, nonche’ gli edifici scolastici e gli immobili costituenti strutture sanitarie pubbliche o ospedaliere”. La Legge di Stabilità 2016 ha allargato l’ambito applicativo del dpr 296/2005 alle associazioni sportive dilettantistiche, le quali: * non hanno fini di lucro; * sono affiliate alle federazioni sportive nazionali o agli enti nazionali di promozione sportiva riconosciuti ai sensi delle leggi vigenti; * svolgono attività sportiva dilettantistica, come definita dalla normativa regolamentare degli organismi affiliati. Dalla lettura del nuovo comma 1 dell’articolo 11 del d.p.r. 296/2005 si evince che tra i soggetti ammessi alla concessione in uso e in locazione dei beni immobili appartenenti allo Stato non rientrano le associazioni sportive dilettantistiche affiliate a Discipline Sportive Associate. Questo poiché le Discipline Sportive Associate (DSA): * hanno carattere ludico-ricreativo; * non sono ancora riconosciute come sport olimpico. In linea generale, gli obiettivi delle agevolazioni di cui al d.p.r. 296/2005 consistono nella vaorizzazione degli immobili pubblici attraverso: * la partecipazione e l’investimento da parte di soggetti privati; * la rinnovata redditività di tali immobili; * l’offerta di servizi di interessi sociali (tipici degli enti non profit). Le concessioni e le locazioni degli immobili dello Stato vengono normalmente stipulate a seguito di procedure ad evidenza pubblica, salvo casi particolari (disciplinati sempre dal d.p.r. 296/2005) in cui è possibile ottenere l’agevolazione tramite trattativa privata.
b) L’articolo 1, co. 50, della Legge di Bilancio 2017 ha incrementato a 400.000,00 euro il “plafond” previsto per la fruizione, da parte di Enti Non Commerciali, ASD e SSD, delle disposizioni agevolative previste dalla l. 398/1991. Il testo recita: All’articolo 90, comma 2, della legge 27 dicembre 2002, n. 289, è aggiunto, in fine, il seguente periodo: «A decorrere dal periodo di imposta in corso alla data del 1º gennaio 2017, l’importo è elevato a 400.000 euro». Si tratta di un incremento di 150.000,00 euro rispetto al precedente limite di 250.000,00 euro, come risulta dal testo della disposizione di legge, la decorrenza dell’incremento del plafond è da individuarsi “a decorrere dal periodo di imposta in corso alla data del 01/01/2017”; ciò significa che per le ASD e le SSD con periodo di imposta dal 1 gennaio al 31 dicembre di ogni anno, per l’esercizio 2016 varrà ancora il vecchio limite di € 250.000,00, mentre per l’esercizio 2017 potrà essere utilizzato il nuovo limite di € 400.000,00, mentre per le ASD e le SSD con periodo di imposta “a cavallo” dell’anno solare, ad esempio 1 settembre – 31 agosto, il periodo di imposta “in corso al 01/01/2017” è quello 2016/2017, quindi, di fatto, la decorrenza della disposizione ha un effetto sull’esercizio in corso.
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